Grazie. Temo che però il paradigma scientista sia spesso troppo forte persino per la psicanalisi, come se non fossimo più capaci di prescinderne... nel tentativo di criticarlo, cadiamo nella stessa rete di motivazioni e valutazioni - parlo naturalmente per me per prima. Come se diventasse impossibile un punto di vista soggettivo, e dire che è lo stesso mondo scientifico ad essere arrivato a interrogarsi, con l'indeterminazione e la quantistica, sull'influenza del soggetto nell'esperimento, e quindi sull'impossibilità di prescindere dalla soggettività...
Credo che a questo punto il problema con il paradigma scientista non sia più un quello di una critica epistemologica, ma quello di una lotta politica. Non dobbiamo giungere a spiegazioni con gli studiosi positivisti, o neopositivisti, ma non farci schiacciare da un sistema amministrativo che ha fatto dello scientismo la propria ideologia.
Grazie. Temo che però il paradigma scientista sia spesso troppo forte persino per la psicanalisi, come se non fossimo più capaci di prescinderne... nel tentativo di criticarlo, cadiamo nella stessa rete di motivazioni e valutazioni - parlo naturalmente per me per prima. Come se diventasse impossibile un punto di vista soggettivo, e dire che è lo stesso mondo scientifico ad essere arrivato a interrogarsi, con l'indeterminazione e la quantistica, sull'influenza del soggetto nell'esperimento, e quindi sull'impossibilità di prescindere dalla soggettività...
RispondiEliminaCredo che a questo punto il problema con il paradigma scientista non sia più un quello di una critica epistemologica, ma quello di una lotta politica. Non dobbiamo giungere a spiegazioni con gli studiosi positivisti, o neopositivisti, ma non farci schiacciare da un sistema amministrativo che ha fatto dello scientismo la propria ideologia.
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